REVELLI NUTO – Il disperso di Marburg

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REVELLI NUTO
Il disperso di Marburg
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Descrizione

Nella primavera del ’44 un militare tedesco usciva a cavallo tutte le mattine dalla sua caserma in provincia di Cuneo e girava per le campagne, parlava coi bambini, offriva sigari ai contadini. La leggenda del “tedesco buono” viene per la prima volta alle orecchie di Nuto Revelli negli anni Settanta e poi, per lungo tempo, lavora nella sua coscienza. Chi era questo “cavaliere solitario”? E come finì la sua storia? A un certo punto Revelli sente di dover iniziare una ricerca vera e propria e prende a battere a tappeto le fonti orali: incontra tutti quelli che possono rievocare, ne vince con pazienza le piccole e grandi reticenze, tira le fila dei lacunosi ricordi. Il primo quadro che ne ottiene è contrastante. Era un ufficiale. Avrà avuto vent’anni. No, forse quaranta. Fu ucciso dai partigiani. Oppure da un gruppo di sbandati. Era tedesco, o ucraino, o polacco, o addirittura cecoslovacco. Inizia anche la ricerca documentaria: Revelli riesce a mettere in movimento gli archivi militari in Germania, e a poco a poco il puzzle prende forma. Il disperso alla fine, dopo otto anni di ricerche ossessive, avrà un nome, un cognome, un battaglione, una famiglia, un passato. Ma quando il nemico acquista un’identità diventa un po’ meno nemico. Più Revelli scava nella storia del “cavaliere solitario” e più l’immagine che si forma assomiglia alla propria riflessa allo specchio. Tutta l’indagine parte e si snoda su un latente, indistinto turbamento: l’angoscia non sopita per le rappresaglie naziste, gli interrogativi sull’atteggiamento autentico della popolazione contadina, e la possibilità che ci fosse un “tedesco buono”, comunque un nemico che a poco a poco si sente affine, con esperienze simili alle proprie. Il valore dell’esperienza partigiana e la convinzione di essere stato dalla parte giusta non vengono meno, ma l’insulsa morte di quel nemico diventa metafora di una tragedia collettiva comunque assurda. Dell’assurdità, forse, di tutte le guerre.
ISBN: 9788806223267